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Diego Galdino: “Una storia straordinaria”

Recensione
Diego Galdino: “Una storia straordinaria”

Cari lettori di MaxParisi2.0 oggi voglio portare alla vostra attenzione la mia recensione per il romanzo di Diego Galdino: “Una storia Straordinaria”. Quando ho intervistato Diego per questo magazine mi colpi una frase che lui disse durante l’intervista, riferendosi appunto al suo nuovo romanzo: “Non bisogna mai permettere a nessuno di decidere per i nostri sogni.” Molti di voi penseranno che sia una frase “fatta”, buttata li per l’occasione , ma credo che sia (anzi ne sono convinta), la sintesi di quello che l’autore ha vissuto, sta vivendo e vivrà. Diego Galdino è un autore di successo internazionale, i suoi lavori sono stati pubblicati e tradotti in Spagna, Polonia, Bulgaria e Serbia. Il suo esordio arriva con “Il primo caffè del mattino”( di cui sono stati venduti i diritti cinematografici) e la sua ultima creazione è appunto “Una storia straordinaria” in uscita il 14 Febbraio.

“Una storia straordinaria”, spiega Diego a noi del Magazine, “Nasce nel momento in cui mi sono chiesto, cosa farei io se improvvisamente mi fosse tolta la possibilità di guardare Roma , le persone che si amano, i film”. Ecco tutto ciò viene descritto nel Romanzo con precisione chirurgica, ogni dettaglio (di Roma, dei protagonisti e antagonisti), è descritto e raccontato magistralmente che sembra di essere li con loro . Il primo incontro ta Luca e Silvia, le loro passeggiate attraverso i vicoli di Roma, i loro sogni, le loro speranze e le loro passioni, vengono descritte così minuziosamente da essere risucchiati nella storia, facendo parte anche tu di una storia straordinaria.

Ricordate il film “Una storia infinita”?. Per chi non lo conoscesse o non lo ricordasse, il film racconta la storia di Bastian, un ragazzino amante dei racconti d’avventura, che viene risucchiato in un libro che lo porta in un regno di fantasia prossimo alla distruzione. Il Nulla sta per uccidere l’Imperatrice e il mondo di Fantasia. Quando quest’ultima chiama per nome Bastian implorando di credere ai suoi sogni e di salvarla, il ragazzo, trovato il coraggio , urla contro la tempesta del Nulla il nome della madre recentemente morta. Il Nulla viene distrutto e l’Imperatrice rimane in vita. Ecco credo che chiunque legga il romanzo di Diego alla fine si sentirà come Bastian ritrovandosi a urlare a Luca o a Silvia (o perché no anche a Diego), di non arrendersi alle vicissitudini della vita.

La cecità di Luca e le ansie di Silvia credo siano paragonabili alla cecità e alle paure che ogni giorno accompagnano tutti noi, quando la vita ci mette a dura prova, quando anche noi viviamo quegli attimi di buio profondo. Come Luca cerchiamo sostegno, ma non vogliamo essere aiutati, e quando poi ci rialziamo , corriamo in quei luoghi (in questo caso i vicoli di Roma), perché sono luoghi, odori e suoni che restano nel cuore. E il cuore ci vede benissimo.

Vorrei azzardare un ipotesi…. Nel romanzo si scopre che Luca diventa cieco a causa di una malattia. A un certo punto della sua vita arriva il buio. La cecità colpisce i suoi occhi e anche la sua anima…il buio è anche dentro di sé. Solo quando arriverà Silvia nella sua vita il buio pian piano smetterà di esistere. Il romanzo di Diego Galdino è una storia d’amore, d’amicizia, e di vita…E io sinceramente dietro tutto ciò ci vedo altro e molto di più, quindi mi chiedo: “il buio avrà colpito anche il nostro caro autore?

“…Se devo essere sincera mi avevi già convinto al CIAO”… (Jerry Maguire)

Il mio augurio a Diego e a questo libro, ma soprattutto a voi lettori, è quello che vi possiate perdere in questa cecità di Luca per vivere “Una storia straordinaria”, con Silvia Luca e la “Roma” di Diego. Una Roma tanto amata e vissuta come una donna. Una città d’amare vivere e respirare, magari anche litigarci per poi far pace facendo l’amore.

“…c’è un cuore che batte nel cuore di Roma, che vive e che perde, ed io ti amo ancora…” (Antonello Venditti)