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Germano Bellavia “Tra la recitazione e la pasticceria, scelgo il Napoli”

“Il futuro? Sono napoletano e quindi scaramantico, posso però dirvi che non smetterò mai di realizzare i miei sogni”
Germano Bellavia “Tra la recitazione e la pasticceria, scelgo il Napoli”

Rosa Spampanato ha intervistato per il magazine MaxParisi 2.0, Geramano Bellavia, attore italiano e imprenditore della pasticceria di famiglia Bellavia.
Appassionato di cinema e della recitazione sin da ragazzo, i suoi inizi sono riconducibili al teatro. Il debutto arriva al cinema grazie a Nanni Loy che gli affido un ruolo nel film “Scugnizzi”.
In televisione possiamo ammirarlo (da tanti anni oramai), nella soap in onda su Rai3 “Un Posto al Sole”, dove interpreta il ruolo di Guido Del Bue.
Insieme a noi e voi lettori Germano Bellavia ripercorrerà i suoi ricordi più belli sia lavorativi che personali. Buona lettura a voi.

Benvenuto tra le pagine di MaxParisi 2.0.
Da sempre amante del mondo del cinema e del teatro saprebbe (ripensandoci ora), raccontarci come ricorda il suo debutto in teatro?

“Diciamo che ho avuto un debutto “ufficioso” e uno “ufficiale”. Quello ufficioso avvenne grazie a Giacomo Rizzo ( attore napoletano e amico di famiglia). Vivendo entrambi nello stesso quartiere, ero sempre solito ricordargli la mia passione e il mio desiderio nel voler diventare un attore. Un giorno era in scena al Teatro San Carluccio di Napoli, e mi invito a partecipare al suo spettacolo. Sali sul paco solo per dieci minuti ma furono per me molto intesi, mi batteva il cuore a mille. Fu il mio debutto ufficioso in questo mondo.”

E quando arrivò quello “Ufficiale”?

“Ero a Roma , in uno spettacolo ambientato in una caserma, dove interpretavo un ufficiale del Sud Italia. Un bellissimo spettacolo.”

L’esordio al cinema arriva con Scugnizzi per la regia di Nanni Loy. Ci racconti

“In realtà fui trascinato al provino dai miei amici. Ricordo che non volevo presentarmi perché non ero sicuro che potessi farcela e invece Nanni Loy mi scelse proprio per la mia fisicità abbondante. Nel frattempo Nanni si ammalò e dovettero rimandare il film di due anni. Nello stesso anno venni chiamato per il servizio militare ma mi riformarono perche ero in sovrappeso. Riuscii a mettermi in forma e nello stesso momento mi presentai nuovamente al provino per scugnizzi. Ero terrorizzato perche avevo paura che non mi scegliessero perchè ero dimagrito tanto e invece (per fortuna), Nanni non si accorse (non piu di tanto), del mio cambiamento.”

Quando superò il provino per Scugnizzi aveva solo 17 anni. Come ricorda quella giornata?

“Dopo il provino corsi subito da mia madre che stava parlando al telefono con mio fratello Antonio( anche lui attore).In quel periodo mio fratello viveva per lavoro a Latina. Dissi a mia madre di lasciarmi il telefono perché volevo annunciargli io la bella notizia. Quando gli raccontai di aver superato il provino esclamo: “ evviva un altro attore in famiglia.” Fù l’ultima volta che lo senti , mori poco dopo per un problema al cuore. Dall’allora il mio desiderio di fare l’attore si duplicò volevo realizzare il mio sogno ma anche quello di Antonio e cosi ho fatto, ma nello stesso momento ho cercato di accontentare anche le volontà dei miei genitori che mi volevano pasticcere. Cosi mi sono occupato dell’azienda di famiglia e ho continuato a recitare.”

Un gesto davvero nobile il suo. Ma se dovesse scegliere tra pasticceria e recitazione saprebbe risponderci?

“Secondo la mia psicologa dovevo fare solo l’ultrà ( sorride), perché è nella mia natura. Non essendoci sbocchi di guadagno ho fatto altro. Quindi tra la recitazione e la pasticceria scelgo il Napoli ( sorride).”

Il set della fiction “Un posto al Sole “ ( in onda ogni giorno su Rai3), possiamo definirlo una seconda casa, giusto che entro da giovanissimo?

“Ha detto benissimo, perché io mi sento a casa, anche grazie al rapporto che si è venuto a creare ( oramai dopo tanti anni), con gli attori e le maestranze. Un feeling particolare.”

Quanti in questi anni salutandola per strada l’anno chiamata Guido invece di Germano?

“Oramai ho deposto le armi, (sorride). Tutti mi chiamano Guido, anche le persone che vivono nel mio quartiere e che mi hanno visto crescere, mi chiamano Guido.”

Prima di salutarla le chiedo: “ Quali i suoi progetti per il furo?”.

“Sono napoletano e quindi sono scaramantico. Per ora posso dirvi che non smetterò mai di cercare di realizzare i miei sogni sia a livello attoriale sia in ambito familiare con la pasticceria Bellavia.”