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Marco Iurato: “L’ amore ai tempi degli 883”

"Una sera, immerso nei ricordi dei primi anni 90, mi sono ritrovato a scrivere le prime righe di questo romanzo"
Marco Iurato: “L’ amore ai tempi degli 883”

Rosa Spampanato ha intervistato per il Magazine MaxParisi 2.0 il giovane autore del romanzo “L’amore ai tempi degli 883”: Marco Iurato. “La mia passione per la scrittura nasce durante il periodo del liceo”, ci spiega Marco, “una passione che non ho mai abbandonato”. Attraverso il suo romanzo, Marco è riuscito a trasportare il lettore negli anni 90. Un richiamo per i nostalgici, una storia d’amore e d’amicizia per chi crede ancora e ricorda ancora: “Gli anni d’oro del grande Real, Gli anni di Happy Days e di Ralph Malph. Gli anni delle immense compagnie, Gli anni in motorino, sempre in due”.(883 /Gli anni)

Buona lettura a voi.

Sinossi

Primi anni 90. Marco frequenta il quarto Liceo. Le sue giornate si svolgono  nella normalità e nella noia tipiche della piccola provincia dove abita, fino a quando un giorno a scuola vede per la prima volta Federica, appena trasferitasi da Bologna. Nello stesso periodo gli 883 irrompono nelle radio con le loro canzoni. Il sentimento prorompente per la bella Federica fa da filo conduttore al racconto. Il ricordo fresco e appassionato di quegli anni è un irresistibile richiamo per i nostalgici che li hanno vissuti

Ciao Marco e benvenuto tra le pagine di MaxParisi2.0. Raccontaci un po’ di te e di come nasce la tua passione per la scrittura?

La mia passione per la scrittura è nata sui banchi del liceo, cominciando a scrivere poesie e canzoni. È una passione che non ho mai abbandonato e con questo romanzo diciamo che è definitivamente esplosa.

Autore del Romanzo “L’amore ai tempi degli 883” puoi raccontarci come nasce l’idea di questo Romanzo?

È nata per caso, mentre ascoltavo gli 883 in radio. La prima cosa che mi è venuta in mente è stato il titolo. Poco tempo dopo, una sera, immerso nei ricordi dei primi anni 90, quando ancora frequentavo il Liceo Scientifico Enrico Fermi di Ragusa, mi sono ritrovato a scrivere le prime righe di questo romanzo quasi di getto, come se fossi tornato indietro nel tempo con una DeLorean DMC-12 a rivivere tutto. E non mi sono più fermato…

Perché hai scelto gli 883?

Forse sono gli 883 che hanno scelto me! È stato il mio gruppo preferito sin dagli esordi e le loro canzoni oltre a essere belle hanno lasciato un segno indelebile in chi le ascoltava negli anni 90!

Il sentimento prorompente per la bella Federica fa da filo conduttore al racconto in cui le gioie e le delusioni sono frutto di un amore romantico, assoluto e travolgente come solo quello adolescenziale sa essere. Ti va di spiegarci?

Sono dell’idea che i romanzi non vadano mai spiegati. Chi legge deve essere libero di poter vagare con l’immaginazione, senza interventi esterni. E poi, è lo stesso romanzo a spiegare tutto…

Il ricordo fresco e appassionato di quegli anni è un irresistibile richiamo per i nostalgici che li hanno vissuti. Tu sei uno di quelli? Quanto c’è della tua vita in questo romanzo?

Sono sicuramente uno di quelli e ne vado orgoglioso. Aver vissuto quegli anni è stata una vera fortuna! Nel romanzo sicuramente c’è molto di me…

Prima di salutarci e ringraziati per la tua presenza qui su MaxParisi2.0 ti chiedo “quali i tuoi progetti per questo 2020? Magari un altro romanzo?

Sto scrivendo il secondo romanzo, ma non so se lo finirò per il 2020. Grazie a voi per avermi ospitato.