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PIETRO GANDETTO: “Amo il jazz, la musica sinfonica e la musica francese.”

PIETRO GANDETTO: “Amo il jazz, la musica sinfonica e la musica francese.”

Ciao Pietro e benvenuto tra le pagine di MaxParisi2.0. Da venerdì 1° maggio è disponibile in digital download e su tutte le piattaforme streaming “OGNI NOTTE”, il tuo nuovo singolo. Raccontateci come nasce.

Ciao Rosa, anzitutto grazie per questa chiacchierata.

Ogni Notte è un brano che parla di amore, ma in generale delle esperienze positive della vita. L’amore, così come tante altre esperienze, va e viene. Ma il fatto di vivere la fine di un amore in modo positivo dipende da noi. L’ho scritto un po’ di tempo fa, senza pensare che volevo scrivere quel tipo di canzone. Di solito mi metto a scrivere ed esce l’opposto di quello che avevo pensato. Cerco di lasciare libertà al mio inconscio.

“Ogni Notte” è il singolo che anticipa la pubblicazione del primo EP . Un brano cantautorale frutto di una contaminazione tra stili e generi musicali differenti, volta a creare un’identità musicale nuova. Quali queste contaminazioni di cui sopra citate?

Ho iniziato a cantare a sei anni nel coro delle voci bianche del mio paese. A otto anni mi sono avvicinato al pianoforte, poi conservatorio, canto lirico e canto moderno. Amo il jazz, la musica sinfonica e la musica francese. Sono un ragazzo del mio tempo, calato nel presente. Questo per dire che per me “contaminazione” significa superare una rigida distinzione tra i generi e i linguaggi musicali e prendere quello che, secondo me, c’è di bello in ognuno di essi. Ovviamente dev’esserci un dialogo tra i vari linguaggi musicali.

Partecipi a diversi concorsi e manifestazioni tra cui il Tour Music Fest, per arrivare nel 2018 al programma televisivo di Rai 2 “The Voice of Italy” riscuotendo ottimi giudizi dai coach. Come ricordi queste esperienze e cosa ti hanno lasciato?

Ogni esperienza è stata utile per diventare quello che sono oggi. Sono un po’ fatalista e credo che le cose arrivino al momento giusto. Quindi il talent l’ho vissuto come una bella opportunità e una bella esperienza. Credo però che abbia senso partecipare quando si ha un progetto e si sa dove si vuole andare con la propria musica.

Sempre nel 2018, come autore, pubblichi la tua prima raccolta di poesie, “Nuvole sgangherate” (Booksprint Edizioni). Raccontaci.

La scrittura è un’altra delle mie passioni. Scrivo poesie da quando ero ragazzino. In quegli anni mi vergognavo e non le facevo leggere a nessuno. Scrivere poesie mi sembrava quasi una cosa da “sfigati”. Poi, crescendo, ho capito che andavano condivise. E così alcune le ho pubblicate con l’Editore Booksprint. Sono poesie scritte durante i miei viaggi. Molte le ho scritte in aereo – da li si vedono le cose dall’alto e vengono delle belle idee. In questo senso, scrivere poesie e testi di canzoni non fa molta differenza. Con le canzoni si ha più libertà perché la musica facilita la scrittura.

Prima di salutarci e ringraziati per la tua presenza qui su MaxParisi2.0 ti chiedo: “Cosa puoi svelarci in merito al tuo primo EP”?

Il mio EP conterrà brani in linea con Ogni Notte e altri con un mood più estivo. Tocco tanti temi, il rapporto con sé stessi, la libertà, la musica, i sentimenti.