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William Imola, artista poliedrico dalle mille sfaccettature e potenzialità

William Imola, artista poliedrico dalle mille sfaccettature e potenzialità

Approda sul piccolo schermo come attore nella fiction “Squadra Antimafia”, inizia così il suo percorso cinematografico come attore in piccoli ruoli in tv.
Porta avanti la sua passione per la musica difatti lui oltre ad avere ottime doti canore suona anche lo strumento della batteria.

Inizia il suo percorso come chef e dalla terza stagione di “primo appuntamento” in onda su Real Time alle 21:20, diventa le “mani magiche” che compongono gli audaci piatti che fanno innamorare i partecipanti.
Conosciamolo meglio:
Allora William dunque quando nasce la tua passione per la cucina. Come si sviluppa quando inizia a pensare di farla diventare una vera e propria carriera.

Raccontaci un po del tuo percorso di formazione e cosa ti ha portato in televisione.
Intanto vi ringrazio per avermi chiamato!
Dunque la mia passione per la cucina nasce da bambino devi sapere, età nella quale amavo guardare mia nonna mentre preparava la pasta fresca fatta in casa, lei mi ha tramanadato questa passione per la cucina e ti devo dire ad oggi, nonostante io sia chef, come tagliava in maniera impeccabile lei la pasta, io non ci sono mai riuscito.

Le nonne sono sempre insuperabili!

(Continua con il racconto),
un giorno le dissi: “nonna io diventerò chef e diventarò anche più bravo di te!”e lei mi rispose: “non ci credo”.
E da li partì tutto: iniziai la scuola alberghiera, mi qualificai come terzo e continuai con la specializzazione per i successivi due anni ed ottenni la qualifica di Chef.

E’ un bellissimo ricordo, quello che hai condiviso con noi pertanto ti ringrazio!
Se chiudo gli occhi mi torna alla mente la maniera con la quale impastava e tagliava, gli insegnamenti che mi ha impartito li custodisco gelosamente nel mio cuore e mi manca tanto.
Ricordo che quando mi fermavo da lei a dormire, la mattina successiva mi svegliavo con il profumo del sugo fatto in casa che preparava già dalle sei di mattina, ed è ancora ad oggi per me il profumo più buono del mondo anche se purtroppo non posso più sentirlo.

Grazie mille sempre per averlo condiviso con me perché è sempre oltre a parlarci della tua vita di della tua carriera dei tuoi progetti futuri è anche bello condividere questi questi ricordi. Questo amore per la famiglia che purtroppo al giorno d’oggi scarseggia…
Dunque William il programma “Primo appuntamento” in onda su Real Time, programma nel quale tu sei lo Chef ufficiale, ha avuto molto successo.

Questo programma è basato su professionisti del settore che tramite un’analisi accurata sociologica, fanno incontrare persone single con un vero e realistico appuntamento al buio.
I protagonisti non si conoscono prima e si vedono per la prima volta al ristorante davanti alle telecamere.
Volevamo sapere quanto conta la cucina come comfort food in questo programma ed in generale

Dunque, la domanda è molto interessante. Parto dal presupposto che gli autori del programma, tramite dei provini, cercano di far incontrare single, in base alle proprie peculiarità sia fisiche che caratteriali.
L’incontro parte dall’aperitivo al bancone per poi proseguiore la cena nel ristorante. Chiaramente il menù è fondamentale per l’intrattenimento a tavola della coppia. Non abbiamo un menù studiato per quanto riguarda i piatti, poichè essendo un ristorante svolge la sua attività normalmente. Noi andiamo a ricreare semplicemente ciò che il ristorante fa di effettivo nella realta.

Il menù è a la carte e prevede: quattro antipasti, quattro primi, quattro secondi e quattro desserts. Ed è proprio su questi ultimi che mi soffermo poichè, In questa edizione, abbiamo avuto l’onore di avere in puntata lo chef Renato. Ammiro molto la sua professionalità e personalità.

I protagonisti hanno la possibilità di scegliere un piatto per ogni portata e l’originalità, la strategia è concentrata nell’ultimo piatto: il dolce. Quest’ultimo viene portato al tavolo un solo piatto con due cucchiaini, in modo che i protagonisti, qualora vogliano, possano condividerlo e magari giocare un po’, per verificare se c’è affinità e chimica.
Io sono molto attento ai particolari, anche per l’impiattamento e decorazioni.

Io penso che in cucina non ci siano ingredienti segreti, ogni ingredienti può essere adatto a questo tipo di situazioni.
Io accendo la fiamma e sta poi a loro aggiungerci del pepe (ride).
Come dico sempre io: “ Dio ha creato il cibo, il diavolo gli chef”
Sei un cupido a tutti gli effetti o un diavoletto tentatore dunque…

William, Cosa non deve mai mancare nella tua cucina e descrivici una materia prima a cui sei particolarmente legato e che utilizzi molto spesso anche come arma di seduzione, magari, nel tuo privato.

La domanda è molto interessante ed io ti rispondo molto semplicemente.
La materia principale non deve mancare mai è l’olio extravergine d’oliva, è la base per fare qualsiasi piatto. L’olio deve essere buonissimo.

Le materie prime devono essere di altissima qualità. Oggi vince la semplicità in cucina e non le cose complesse.
Il piatto si deve mangiare con gli occhi, deve essere speciale per tutti e cinque i sensi.

Per quanto riguarda il mio piatto come arma di seduzione, è un piatto a cui sono particolarmente legato e l’ho presentato anche in diretta a “Casa Alice” e sono degli gnocchetti con tartufo e gamberoni serviti con funghi porcini e pinoli tostati.
I gamberi sono afrodisiaci e quindi non dico di vincere facile ma mi do “ una buona mano di carte iniziale” (ride)

Dunque William hai alcuni progetti imminenti nel mondo dello show cooking televisivo.

Per quanto riguarda show cooking televisivo, ne ho parecchi in fase di attuazione, in questo momento della mia vita sto lavorando per un progetto molto importante che è quello di lanciare un mio format televisivo di cucina..
Ci puoi svelare qualcosina?

In realtà no (ride), l’unica cosa che posso dirvi è che ho cercato di creare qualcosa di davvero particolare ed innovativo. Lo scoprirete!
Ho investito molto nella mia persona, iniziando come attore in Squadra Antimafia, ed altre parte sul piccolo schermo.
Ho fatto tanti sacrifici, mi sono dedicato a molte mie passioni e ad oggi mi sto dedicando anche ad un progetto discografico importante perchè io canto e suono anche la batteria.

E’ un passione che ho coltivato col tempo grazie a mio padre, quando ero piccolo lui era un cantautore e chitarrista, componeva canzoni e le suonava, mi ha insegnato la cultura musicale italiana e non solo.

Io voglio realizzare il sogno di mio padre (che è anche diventato mio), perchè purtroppo lui non è riuscito a realizzarlo per via di una disabilità alle gambe che l’ha portato a spendere (purtroppo) il suo tempo negli ospedali e non con la sua amata musica.
E’ stato lui ad iscrivermi quando ero piccolo a scuola di musica, luogo nel quale ho avuto la fortuna di poter imparare e poi perfezionare lo strumento della batteria e le mie doti canore.

Ho tantissimi impegni televisivi ma ho cercato di ritagliarmi tempo per riuscire ad incidere con la casa discografica due canzoni:
“Deja-vù” e “fuori da qua”

Sei un’artista da elevate competenze, complimenti davvero, speriamo di sentirti presto in radio!
Dai tuoi racconti si evince la gioia e la passione che metti in questi grandi campi, l’ardore con il quale conduci i tuoi lavori e passioni, per questo ti ringrazio di averlo condiviso con noi!

Dunque William il 2020 è stato un anno non ci scordiamo mai a livello mondiale purtroppo questa pandemia ci ha segnato e distrutto sia socialmente che umanamente ma anche economicamente. Come hai cercato di far fronte a questa situazione sia nella vita privata sia lavorativa?

Questo 2020 era partito benissimo, avevo accettato un lavoro in RAI ed avevo altre importanti proposte di lavoro. Io, come tutto il resto del mondo, l’ho vissuto davvero male, non poter lavorare per me che sono una persona dinamica, vivace, adrenalinica è stata davvero davvero dura.

Io lavorando in tv, nel mondo dello spettacolo e della musica e nella ristorazione. Sono stato penalizzato su ogni fronte.
Così come una grandissima fetta di professionisti, lavoratori che hanno dovuto chiudere le proprie realtà di impresa. E vedere questo mi ha ferito tanto.

Tu sei stato molto esaustivo e davvero sei stato molto interessante.
Ti ringrazio per la tua disponibilità e per aver risposto così esaurientemente alle mie domande…

E’ l’ultima domanda che ti faccio è una domanda di carattere molto personale: qual è stato il tuo sogno nel cassetto e sei riuscito a realizzarlo? E soprattutto che consiglio ti senti di dare a chi vorrebbe intraprendere un percorso similare al tuo?
Il mio sogno nel cassetto è stato quello di prendere in mano il sogno di mio padre e provare a diventare un’artista.
Ed ho cercato con tutte le mie forze, con sacrifici e dedizione di arrivare a raggiungerlo.

Quello che posso dare come consiglio è quello di credere nei propri sogni, nella vita per realizzare qualcosa devi credere sia in quello che fai che in quello che sei per riuscire ad arrivare dove vuoi arrivare. Io ho incontrato molti ostacoli (fanno parte della vita di ognuno), ma se non mi fossi fatto forza per riuscire a superarli, oggi non sarei al punto in cui sono.

Bisogna studiare, essere competenti e professionali, ascoltare ed imparare, osservare e non mollare mai.
La cosa importante che ci rende fieri di noi stessi è la consapevolezza di averci provato. Non mollate mai.

Per me è stato un onore poter intervistare un’artista a tutto tondo come te, e ti auguro ogni bene per la persona splendida che sei ed una carriera in continua ascesa per il grande professionista che sei.