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“Artefice dell’inizio del percorso dei Jazzincase: lo smooth jazz”

Lo smooth jazz: una mescola di generi dove la fantasia può spaziare
“Artefice dell’inizio del percorso dei Jazzincase: lo smooth jazz”

Rosa Spampanato ha intervistato per il Magazine MaxParisi 2.0 i Jazzincase in uscita dal  22 novembre con  “the Second” (Irma Records), il nuovo album dei jazzincase, progetto smooth jazz composto da KikiOrsi alla voce, Luca Tomassoni al basso e contrabbasso e Claudio Trinoli alla batteria. Il disco è stato anticipato lo scorso 15 novembre dall’inedito “Beautiful like me (a paper doll)”. L’album abbraccia le sue radici nello smooth jazz, una fusion di generi che vede protagonista in parte il jazz, il pop, la lounge, il drum’nd bass, il rithm’nd blues…. Buona lettura a voi.

Il 22 novembre è uscito il vostro nuovo album “the Second”. Che sound possiamo trovare in questo progetto? Chi o cosa l’ha ispirato?

Il nostro sound è dettato dall’artefice dell’inizio del percorso dei jazzincase: lo smooth jazz. E dal bisogno di trasformazione musicale continua che questa “fusion musicale” consente. Infatti è una mescola di generi  dove la fantasia può spaziare ma si ritrova comunque nella casa del jazz che è sempre e comunque il padrone della stessa. Specificatamente in “the Second” ci sono tracce evidenti di pop, bossa, rock ed una ventata di elettronica oltre all’inevitabile zampata jazz. Abbiamo adottato da subito quello che non si può definire uno stile preciso ma piuttosto una fusion che ci ha consentito sin dall’uscita del primo ” Bonbon City”  nel 2018 che nel “Tuca Tuca” riarrangiato da noi e dal produttore Nerio Papik Poggi contenuto nella sua collection ” Cocktail Italy vol 2″(luglio 2019)  di poter avanzare con “the Second” producendo un cambiamento che noi invece definiamo divertendoci “musical upgrade”. E’ questa la specialità del progetto jazzincase che adotta, oltre al trio che l’hanno fondato, musicisti ritenuti “perfetti” per un brano o l’altro che allargano con la loro presenza costantemente il team del progetto stesso. Un grande onore averli nella nostra casa, uno per uno.

Beautiful like me (a paper doll) è il vostro singolo che anticipa il nuovo album. Come nasce questo brano?

Nasce da una storia importante, vera ed è dedicato a tutte quelle ragazze che rincorrono una perfezione esteriore impossibile e non credibile a discapito della propria salute. E’ un tema importante, di grande attualità e sempre più in crescita. Abbiamo fatto parlare la ragazza della carta patinata che si racconta nella sua vita di lusso, di shooting fotografici, kermesse, parties, di riconoscimenti apparenti, effimeri, estetici ed economici . Ma è lei stessa che racconta della sua solitudine tradotta in prigione dorata, di quanto sia consapevole che la vita reale non sia quella, di quanto tutto la costringa ad essere solo una bella immagine che non deve esprimere pensieri perché tanto non verrebbero ascoltati. Alla fine è lei che non puo’ piangere e neanche ridere. Lei puo’ bruciare fino a diventare cenere e nel mentre, per la prima volta, urlare alla ragazzina che non c’è più o a quella che si sta ammalando di anoressia, di bulimia ,che la libertà di essere come siamo e di sceglierla, è la vera bellezza.

Come e quando nasce il progetto jazzincase?

Nasce nel 2016 da un’idea di Kiki Orsi , cantante e autrice del progetto, al rientro da un viaggio fatto a New York. Negli Stati Uniti , lo smooth jazz, è molto diffuso. Se ne innamora e decide di mettere su un team di lavoro che potesse unire brani inediti ad editi, entrambi arrangiati in una chiave personalizzata. A lei si unisce Luca Tomassoni al basso e contrabbasso nonchè ingegnere del suono e Claudio Trinoli alla batteria. Da li il naming “jazzincase” che deriva da “just in case” e che porta con se, nel significato, la zampata jazz mai occasionale ed il “jazz in valigia” .

Quali sono i progetti per il futuro?

Tanti e sempre in crescita, stiamo cercando di mettere ordine. Cerchiamo di vivere i frutti di “the Second” adesso ma…Kiki è un tumulto di idee e per “metterle in fila” si fa fatica. Si è rimessa a scrivere…e abbiamo detto tutto…un singolo prima dell’estate? Chissa’…