Ho un tesoro nascosto, un diario segreto, in cui descrivo alcune persone che conosco… per poi studiarle
“ogni città diventa casa e la tua compagnia la tua famiglia”
Attrice di cinema, teatro, e oggi anche regista, Mia Benedetta ripercorrerà insieme al nostro magazine le tappe salienti della sua vita e della sua carriera. Un curriculum di tutto rispetto che vede la presenza di nomi importanti come Mario Monicelli e Pupi Avati. Si forma presso l’Actor Studio, frequentando poi i Corsi Floreant a Parigi. Il suo debutto sul piccolo schermo arriva (con un piccolo ruolo) nel 1993 in “Casa Ricordi” di Mauro Bolognini. Nel 2006 Pupi Avati la sceglie per “La seconda notte di nozze”.
Apprezzata da pubblico e critica, oggi Mia è una donna e un attrice di qualità, e insieme a noi, e a voi lettori aprirà le porte dei suoi ricordi.
Attrice di cinema, fiction, teatro e oggi anche regista con il documentario “Bambini mai”, può raccontarci come nasce questo progetto?
“un progetto che nasce dalla consapevolezza che la scuola è un punto fondamentale della crescita, per un futuro migliore. Un documentario importante che racconta la vita in terre disagiate come Caivano. Al mio fianco Eugenia Carfora, preside di Caivano e donna esempio di vita in una realtà così difficile. ”
Come ricordi il suo ruolo in” La seconda notte di nozze “di Pupi Avati?
” fú un personaggio tenero e ingenuo nello stesso tempo. Un ruolo a dir poco meraviglioso e importante per la mia vita. ”
Quanti e quali sacrifici per amore della recitazione?
“Non mi sento di parlare di sacrifici, amo il mio lavoro e sono cosciente che sia un privilegio farlo. Il teatro ti impone una vita più raminga, ogni città diventa casa e la tua compagnia la tua famiglia, poi si torna alla vita normale e poeticamente ci si perde, per poi ritrovarsi anche molti anni dopo o forse mai.”
Cosa consiglieresti ad una giovane donna che vuole approcciarsi al mondo del cinema e del teatro?
“a chi vuole intraprendere il mio lavoro, consiglio di studiare come un neurochirurgo, di camminare più spesso sulle tavole di un teatro piuttosto che sulla moquette dei tappeti rossi e poi consiglio di divertirsi anche, di non prendersi troppo sul serio, di affinare una sana dose di autoironia e di sorridere in battaglia. Aiuta!
E poi bisogna imparare ad essere delle portiere di lusso, ascoltando le conversazione dei tavoli vicini, osservando i movimenti delle mani, i tic, scalettando i personaggi che incontri in un quaderno. Ho un quaderno segreto dove annoto alcune persone che incontro, i loro gesti psicologici, l’estrazione sociale, ma anche la tristezza che li segna. Poi quando studio un personaggio cerco di capire a quale archetipo psicologico può assomigliare tra le persone che ho incontrato”
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
“i sogni nel cassetto fanno la muffa! Da quando pensi a un progetto a quando lo realizzi possono passare diversi anni, ecco vorrei che questi tempi si abreviassero. Ho un’amica regista che è velocissima, oltre ad avere un gran talento, (ecco io sono un bradipo), sorride.
E poi, mi piacerebbe incontrare il mio regista dell’anima, Emanuele Crialese, e imparare guardandolo lavorare.”
Da spettatrice ha un film che le ha rapito il cuore?
” Roma di Alfonso Cuarón mi si è impigliato dentro. Un film di donne, di anime ferite che, resilienti, si piegano ma non si spezzano. Un bellissimo film, l’oceano e le onde ricoprono un ruolo decisivo e salvifico in un improvviso scioglimento dei sentimenti diventa un abbraccio collettivo e liberatorio da cui ricominciare.”
Quali sono i suoi progetti per il futuro?
” il 27 Settembre sarò a Napoli in teatro con il mongolo (diretto e riadattato da me), di Stefan Zweig, dal titolo “Rachele litiga con Dio”. Prossimamente avrò un ruolo in cui interpretero’ una funambula in un film ambientato in un circo negli anni 50 per la regia di Pierpaolo Paganelli ”
Profilo Instagram: @miabenedetta
Ringraziamo Mia Benedetta per averci ospitati nei suoi ricordi, rendendoci così partecipi dei suoi progetti futuri. Grazie Mia
…Rosa Spampanato